Abbiamo già parlato delle esigenze e delle considerazioni che hanno portato alla nascita della UNI-EN-ISO 19650 e dei requisiti informativi, oggetto del capitolo 5 della UNI-EN-ISO 19650.
In questo articolo, l’Arch. Saverio Pellegrino, BIM Consultant di Harpaceas, approfondisce il tema dell’ACDat.
L’obiettivo primario dell’ACDat è supportare i processi di gestione informativa durante lo stadio di sviluppo di una commessa. Al termine di una commessa, i contenitori informativi richiesti per la gestione del bene vengono trasferiti dal modello informativo del progetto (PIM project information model) al modello informativo dell’asset (AIM asset information model).
I contenuti informativi archiviati vengono conservati in sola lettura in caso di controversia e come fonte di esperienza maturata per commesse future. Come da tempo noto e consolidato dalla UNI-EN-ISO 19650, i contenitori informativi di un ambiente di condivisione di dati supportano quattro stati: stato di elaborazione, stato di condivisione, stato di pubblicazione e stato di archiviazione. La revisione di ciascun contenitore informativo all’interno dell’ACDat avviene in uno dei primi tre stati.
Lo stato di archiviazione permette la conservazione di tutte le operazioni avvenute nei contenitori informativi e la verifica del loro sviluppo durante la commessa. La transizione da uno stato all’altro del contenitore informativo è soggetta a processi di approvazione e autorizzazione da parte di un responsabile designato. Ogni ambiente di condivisione dati possiede un regolamento che norma i processi di revisione e che indichi l’utilizzo ammesso delle informazioni. La normativa internazionale stabilisce che tra le funzioni presenti in un ACDat è importante anche la capacità di inviare “transmittal”, un componente informativo normato da uno standard ISO, che permette di emettere comunicazioni ufficiali all’interno dell’ambiente di condivisione dati tra i membri coinvolti nella commessa. Una volta definite le caratteristiche di un ACDat, la UNI-EN-ISO 19650 definisce anche delle indicazioni sulla gestione dei contenitori informativi. Nel dettaglio indica la necessità di definire una strategia di aggregazione spaziale dei contenitori informativi all’interno del modello informativo come mostrato nella figura 1.
Figura 1 – Illustrazione di una strategia di aggregazione spaziale dell’ACDat
La finalità della strategia di aggregazione è quella di aiutare a pianificare la produzione di informazioni da parte dei singoli gruppi al livello appropriato di esigenza informativa.
La strategia di aggregazione viene sviluppata durante le attività di pianificazione informativa. Essa delinea in che modo il modello informativo viene suddiviso in uno o più insiemi di contenitori informativi. La strategia di aggregazione può essere sviluppata in una o più strutture di scomposizione dei contenitori informativi allo scopo di stabilire più dettagliatamente in che modo i contenitori informativi si relazionano tra loro. Vengono definite differenti configurazioni dei contenitori informativi per finalità diverse e possono essere necessari aggiornamenti in quanto la natura del lavoro svolto cambia, soprattutto quando si passa dalla gestione del bene alla consegna del progetto e viceversa. Una strategia di aggregazione consente di lavorare simultaneamente definendo i confini spaziali di ogni gruppo incaricato localizzando i sistemi, i componenti o gli elementi costruttivi dei quali è responsabile. Per un bene come un edificio, la strategia di aggregazione potrebbe essere definita tramite un insieme di spazi interconnessi come illustrato nella figura 1 con le diverse discipline progettuali relazionate. Una strategia di aggregazione per facilitare la trasmissione di contenitori informativi dovrebbe tenere conto della dimensione massima dei file da poter agevolmente caricare e scaricare attraverso l’infrastruttura IT.
Le informazioni gestite nell’ACDat dovrebbero essere comprensibili da tutti i soggetti. A sostegno di ciò si dovrebbe concordare il formato delle informazioni, i formati di consegna dei contenuti informativi prodotti, struttura del modello informativo, i mezzi attraverso i quali strutturare e classificare le informazioni, i nomi degli attributi per i metadati, per esempio le proprietà degli oggetti e i dei contenuti informativi prodotti. La classificazione degli oggetti dovrebbe essere in conformità ai principi della ISO 12006-2.