Un ponte, come la maggior parte delle costruzioni, è progettato in modo da evitare che una risonanza sia eccitata in condizioni operative. Come per tutti gli altri edifici civili, infatti, la presenza di una o più risonanze in una banda di frequenze eccitabile da eventi naturali o dal traffico espone la struttura al rischio di danneggiamenti, e nel peggiore dei casi, la rende instabile.
I ponti, inoltre, sono strutture che tendono ad essere estesi molto più in una dimensione rispetto alle altre, il che li rende particolarmente sensibili alle oscillazioni trasversali e di torsione.
Proprio per queste ragioni gli ingegneri pongono particolare cura nello studio della risposta in frequenza di queste strutture. Conoscendo le frequenze proprie del ponte, e cioè le frequenze degli stimoli che lo possono metter in risonanza, e le modalità di oscillazione della struttura a queste frequenze (cioè i modi normali), è possibile porre in atto accorgimenti progettuali tali da evitare le risonanze pericolose.
Nel presente articolo vengono presentati i risultati delle indagini preliminari per l’ottimizzazione del progetto di un ponte ciclopedonale ad arco tipo network sul fiume Serio, a Cremona, e successiva progettazione esecutiva svolta dall’ Ing. Franco Melocchi.
Il modello strutturale è stato realizzato con il software General Purpose Midas Gen che ha permesso attraverso le sue raffinate analisi modali e di buckling di individuare la configurazione ottimale azzerando i rischi di fenomeni di risonanza.
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