Dalla versione 2018 è possibile analizzare in campo elasto-plastico elementi bidimensionali in muratura modellati al continuo, descrivendone il comportamento a rottura per mezzo di un legame elasto-plastico attritivo del tipo Drucker-Prager. Questa funzionalità nasceva con l’idea di consentire all’Utente di svolgere analisi di pushover di strutture in muratura non schematizzabili a telaio equivalente, ma modellate in modo dettagliato in ogni loro parte. Questo metodo può rivelarsi utile qualora le strutture siano caratterizzate da una geometria talmente complessa (ad esempio, presenza di aperture non allineate) che uno schema a telaio equivalente risulterebbe troppo riduttivo, impedendo al Progettista di cogliere la corretta risposta sismica. Il legame è adatto soprattutto a simulare la risposta sismica di muratura ordinata, in cui la tipologia di rottura prevalente è di tipo taglio-scorrimento.
Con la nuova versione 2022 il criterio di rottura alla Drucker-Prager è stato affiancato da un altro raffinato legame costitutivo, il Concrete2D. La sua implementazione si è resa necessaria al fine di completare il quadro delle possibili tipologie di fessurazione che si possono manifestare nei materiali murari. Il Concrete2D, infatti, essendo caratterizzato da un criterio di rottura basato sulla resistenza a trazione (e a compressione), risulta naturalmente più adatto a cogliere una fessurazione di tipo diagonale, fenomeno tipico dei pannelli murari a tessitura irregolare (pietrame disordinato o semplicemente murature più antiche).
Il Concrete 2D inoltre permette di simulare la perdita di resistenza dopo il raggiungimento dello sforzo massimo sopportabile dal materiale. Questa implementazione consente di individuare in modo naturale (ed in accordo a quanto richiesto dalle normative) lo stato limite di collasso della struttura.
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