Nel centro di Milano, la realizzazione di un edificio con tre piani interrati ha rappresentato una sfida strutturale e operativa di grande complessità. La necessità di mantenere in opera le facciate esistenti durante le demolizioni, la profondità dello scavo e la vicinanza di edifici molto diversi tra loro hanno imposto soluzioni progettuali avanzate.
Le sfide del progetto
Per affrontare queste criticità sono stati progettati telai in carpenteria metallica ad hoc, capaci di rispondere a condizioni di carico variabili durante le diverse fasi di scavo. L’obiettivo era garantire la stabilità delle strutture esistenti e la sicurezza del cantiere, riducendo al minimo i rischi di interferenze con l’ambiente urbano circostante.
L’approccio integrato con Tekla Structures, Midas Gen e Paratie Plus
L’impiego congiunto di tre software di riferimento ha permesso a Studio Capè di affrontare il progetto in maniera completa:
Benefici ottenuti
Grazie a questo approccio integrato, lo studio ha potuto ridurre i tempi di modellazione, individuare tempestivamente le interferenze tra nuove e vecchie strutture e ottimizzare le connessioni degli elementi più sollecitati. L’interoperabilità tra i software ha garantito coerenza tra modello strutturale e modello BIM, migliorando precisione, coordinamento e produttività complessiva.
Un esempio di innovazione strutturale
Il progetto, firmato dall’ing. Michele Capè e sviluppato dagli ingegneri Marco Barattero, Marco Solenghi e Alex Sosio, dimostra come l’uso integrato di strumenti digitali avanzati possa supportare la gestione di opere provvisionali complesse in contesti urbani sensibili.
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