Gli eventi sismici verificatisi in Italia negli ultimi quarant’anni hanno confermato le criticità del comportamento sismico degli edifici murari a carattere monumentale, in particolare delle chiese.
I sopralluoghi effettuati nell’immediato post-terremoto, infatti, hanno evidenziato l’elevato grado di danneggiamento subito da tali costruzioni, che si sostanziano spesso in collassi locali per ribaltamento fuori dal piano delle pareti e/o di sue porzioni e più raramente in crolli globali.
È evidente, quindi, che la valutazione della capacità sismica di questa tipologia di edifici deve essere condotta oltre che con schemi globali (che analizzano la risposta sismica nel piano) anche e soprattutto con modelli locali che tengano conto della possibilità di ribaltamento di porzioni della struttura.
Le chiese, pertanto, sono la tipologia strutturale che è maggiormente caratterizzata dall’individuazione di porzioni strutturali (macro-elementi) contraddistinte da un comportamento sismico autonomo e di conseguenza consentono di individuare i possibili meccanismi di collasso dai quali risalire alla capacità sismica globale del manufatto.
Nel presente caso studio è stata valutata la capacità sismica della cattedrale in muratura di Castellaneta (TA), modellata attraverso il nuovo Midas NX+ e analizzata con Midas Gen.
Midas Gen ha permesso di ottenere una ampia gamma di risultati (quadro fessurativo, verifiche degli elementi 1D, deformazioni, tensioni e tanto altro) e di verifiche utilizzando anche i codici di verifica internazionali, senza nessuna limitazione.