Università Alma Mater Studiorum di Bologna
Il progetto BIM di ATES dell’Università di Bologna: Implementazione e Capitolato Informativo
Bologna
Cliente
Descrizione dell’Ateneo, del progetto e della collaborazione con Harpaceas
L’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, fondata nel 1088 e organizzata su più campus (Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini), gestisce un patrimonio edilizio vasto ed eterogeneo. La struttura responsabile dei processi edilizi è l’Area ATES – Area Edilizia e Sostenibilità, composta da circa 150 professionisti tra tecnici e amministrativi. ATES coordina la pianificazione dello sviluppo edilizio, la valorizzazione energetica e sostenibile del patrimonio, la gestione delle manutenzioni e dei servizi di funzionamento degli spazi. Al suo interno opera un Ufficio dedicato alla modellazione informativa, con il compito di strutturare processi BIM integrati a supporto dell’intero ciclo di vita dell’opera.
In questo contesto si inserisce la collaborazione con Harpaceas, avviata con l’obiettivo di ottimizzare i processi BIM, digitalizzare i flussi di lavoro e potenziare la qualità dei modelli informativi nelle diverse fasi dell’appalto e della progettazione. Prima dell’intervento, ATES aveva già iniziato a introdurre il BIM nelle procedure di gara, ma l’integrazione con i processi operativi risultava ancora incompleta, generando difficoltà di coordinamento, rischio di rilavorazioni e un utilizzo non ottimale delle risorse.
L’intervento di Harpaceas: standard, processi e ecosistema informativo
Il supporto ha previsto una fase di analisi attraverso interviste e momenti di confronto con i vari dipartimenti, con l’obiettivo di costruire una visione unitaria del processo e allinearlo alle normative vigenti. Da questa attività sono stati sviluppati:
- template documentali standardizzati per le diverse fasi del processo edilizio, riducendo i tempi di predisposizione delle gare;
- una versione aggiornata e potenziata del Capitolato Informativo, integrata stabilmente nei documenti di gara;
- una serie di allegati dedicati all’ecosistema informativo, orientati a garantire coerenza, tracciabilità e qualità dei dati;
- una tavola dei parametri completamente riorganizzata, suddivisa per tipologie e ottimizzata per l’intero ciclo di vita del bene, compresa la gestione e manutenzione in esercizio;
- strumenti e procedure uniformi per la verifica e il coordinamento dei modelli informativi, riducendo dipendenze da supporti esterni.

Grazie alla standardizzazione e all’automazione dei flussi, ATES ha ottenuto un miglioramento significativo dell’efficienza interna: il rapporto appalti/risorse è passato da 2:1 a 4:1, riducendo tempi di gestione, costi operativi e quasi azzerando il ricorso a consulenze esterne per il coordinamento BIM.

Il progetto Battiferro: applicazione concreta dei nuovi standard
Un’applicazione significativa del lavoro svolto è rappresentata dal progetto del nuovo studentato universitario “Battiferro” a Bologna (consegna prevista 2027).
Per questa commessa sono stati sviluppati e implementati:
- template avanzati per la verifica e il coordinamento dei modelli,
- schemi parametrici ottimizzati per la corretta classificazione informativa,
- criteri di modellazione orientati al facility management, per facilitare la futura gestione e manutenzione del cespite.
Questi strumenti hanno permesso di strutturare un ecosistema informativo solido, omogeneo e immediatamente fruibile, assicurando continuità tra progettazione, realizzazione e gestione.

Risultati complessivi
La collaborazione tra ATES e Harpaceas ha generato benefici concreti e duraturi:
- miglioramento della qualità e affidabilità dei modelli informativi;
- riduzione dei tempi di preparazione delle gare e coordinamento;
- maggiore produttività interna grazie all’automazione dei flussi;
- costruzione di un framework BIM coerente e conforme alle normative;
- integrazione tra modelli digitali e processi di facility management.
Conclusione
L’intervento di Harpaceas ha trasformato il modo in cui ATES gestisce i progetti e gli appalti pubblici, definendo un ecosistema BIM avanzato, standardizzato e orientato alla gestione.
Il progetto “Battiferro” dimostra la maturità raggiunta dall’Ateneo nell’utilizzo dei modelli digitali per decisioni più rapide, controlli più affidabili e una gestione più efficiente del patrimonio.
Questa collaborazione rappresenta un esempio virtuoso di innovazione applicata al settore pubblico, capace di generare valore misurabile e duraturo.