
A cosa serve?
CASE STUDIES
FOCCHI GROUP
Smart CDE - Un’integrazione completa di Common Data Environment in un processo aziendale complesso

Italia e nel mondo
Cliente
Il Gruppo Focchi è un'azienda leader nel settore delle facciate continue, specializzata in edifici di particolare pregio architettonico, molti dei quali sono diventati opere iconiche. Per loro stessa natura la progettazione e la realizzazione di queste opere può ritenersi ogni volta un lavoro unico e a sé stante, e quindi i processi aziendali devono anch’essi adattarsi alle esigenze sempre differenti e requisiti sempre più elevati. Anche l’adozione di un CDE e l’integrazione in processi aziendali complessi può diventare un problema di non semplice soluzione. FOCCHI GROUP Via Cornacchiara 805, Poggio Torriana RN focchi.it
Quali sono state le sfide per FOCCHI Group, superate con l’adozione di Trimble Connect?

"La selezione della piattaforma è stato il primo passo, ma in Focchi avevamo già chiaro che la piattaforma scelta avrebbe dovuto essere flessibile e scalabile, tale da rispondere alle esigenze dii commesse sempre più complesse e con requisiti sempre più elevati."
Massimo Cicognani
BIM Manager, FOCCHI Group
Sintetizzando, il CDE avrebbe dovuto:
- Essere scalabile, consentire la gestione di modelli di notevole dimensione con tempi di risposta accettabili
- Possibilità di sviluppare applicazioni a contorno, presenza di API estese e affidabili
- Referenziare dati e documenti ad elementi di modello 3D
La fase di selezione ha comportato qualche sorpresa, in particolare ci stupì molto che una delle piattaforme più note e diffuse non fosse in grado di collegare documenti a specifici elementi di modello, ma solo a generiche posizioni nello spazio, né fosse in grado di estrarre i dati con qualsivoglia forma di interrogazione.
Tra i requisiti principali dettati dalle esigenze dei nostri clienti, c’era il controllo e il monitoraggio dello stato di avanzamento, a partire dalla fase di progettazione, passando per produzione, spedizione e installazione.
Tutte queste informazioni erano reperibili da fonti eterogenee, nello specifico:
- ERP (SAP) via Hana Connector
- PLM (Aras) via Aras Connector
- QA (FastField) via SQL Server
“Il progetto è stato impostato con l’aiuto di Harpaceas, in qualità di esperti di Trimble Connect, ma anche in virtù della loro esperienza nella gestione dei processi BIM complessi”
Tra gli accordi iniziali, è stato subito chiarito che lo sviluppo di questo progetto dovesse avvenire in regime di ricerca e consulenza. Il risultato atteso poteva variare in corso d’opera, e non doveva essere considerato come uno o più prodotti finiti, ma un framework sviluppato a quattro mani tra Focchi e Harpaceas, che al termine sarebbe rimasto di esclusiva proprietà di Focchi, che avrebbe continuato a svilupparlo in base a esigenze emergenti o nuove richieste da parte dei clienti.
Semplificando, è stato necessario sviluppare diversi connettori che lavorassero in background e che si occupassero di recuperare i dati per renderli disponibili ad un successivo motore di elaborazione. Questo motore si occupa di correlare le informazioni e di aggiornare i dati presenti nel modello BIM caricato sul CDE tramite la manipolazione diretta dei file IFC.
I dati aggregati e correlati vengono comunque mantenuti anche su un server SQL che funge da repository non solo per la procedura di aggiornamento dei modelli, ma anche per mettere a disposizione i dati finiti sottoforma di diverse dashboard, modellate sulle esigenze specifiche dei vari utenti.
“Ad oggi, il modello BIM e il CDE sono diventati centrali in tutte le fasi di progettazione e produzione, e consentono di accedere rapidamente a dati aggregati altrimenti presenti in almeno tre diverse piattaforme, semplificando enormemente la complessità di estrazione ed elaborazione”.
Tutti i progetti Focchi sono gestiti tramite questa piattaforma, che è in continua evoluzione.
Tra i prossimi obiettivi quello di integrare informazioni relative ai crono-programmi e di integrare le informazioni di sostenibilità, attualmente gestite tramite altra piattaforma.
Un esempio di flusso: Quality Assurance e Tracciabilità in cantiere
Tra i vari processi gestiti via BIM e CDE, ne esiste uno in particolare di cui siamo particolarmente fieri, forse perché è stato il primo ad essere portato a compimento ed è spesso portato ad esempio dai nostri clienti come livello di eccellenza raggiunto da Focchi.
Tra i requisiti dei nostri processi produttivi, esiste anche la necessità di monitorare e controllare tutte le varie fasi di produzione, compresa l’installazione, e di garantire la tracciabilità dei nostri prodotti lungo tutta la catena.
Le facciate continue dei moderni edifici sono un prodotto molto particolare, specialmente se abbinato a progetti architettonici arditi e innovativi, perché l’involucro è responsabile delle prestazioni principali dell’edificio, performance energetiche, acustiche, resistenza al fuoco, e anche estetiche.
La sfida di Focchi è ingegnerizzare un opera architettonica per rispondere comunque a requisiti e norme sempre più stringenti, e rendere possibile la sua fabbricazione e costruzione in tempi compatibili con le esigenze dei clienti.
Per far questo l’opera viene scomposta in migliaia di piccole unità prefabbricate, e installate sulla struttura dell’edificio con ulteriori processi di sigillatura e completamento da realizzare in cantiere.
E tutto il processo viene monitorato.
La produzione e la spedizione è monitorata, così come l’arrivo in cantiere dei materiali e il loro controllo per eventuali danni. L’installazione è attentamente monitorata e documentata fotograficamente, così come i report di collaudo e consegna.
Tutto questo processo genera decine di migliaia di documenti, a suo tempo gestiti in forma cartacea, oggi in forma digitale, ma che comunque presentano una grossa difficoltà gestionale, con la quasi impossibilità di recupero delle informazioni in caso di necessità.
Focchi ha superato questo ostacolo innanzitutto raccogliendo tutti i dati, report e foto in forma digitale, utilizzando una piattaforma mobile facilmente programmabile e affidabile, nel nostro caso FastField. Trasferendo questi dati in un database centrale, per poterli indicizzare e recuperare agevolmente, e successivamente correlare tutti questi dati al modello BIM 3D.
“Il modello BIM è un eccezionale strumento di accesso ai dati, per un motivo molto semplice, replica l’edificio in forma visiva ed è istintivamente utilizzabile da chiunque. Se devo segnalare un problema, mi basta toccare il punto dell’edificio interessato, non devo sapere di assi, griglie, picchetti o codici indecifrabili”.
BIM Manager, FOCCHI Group
Dal CDE il cliente può toccare un elemento, vedere la sua storia e richiamare tutti i documenti associati con un click, e magari segnalare un problema che verrà comunicato in tempo reale al team di progetto, che si occuperà della segnalazione senza mai perderne traccia o storia.