
A cosa serve?
CASE STUDIES
SACEE
Villa Allavena - Restauro e riqualificazione

Sedriano
Cliente
Sacee è una E.S.Co certificata UNI 11352 e una Società di Ingegneria. Fornisce in maniera integrata servizi di consulenza, Energy Management e progettazione in BIM (Building Information Modeling), configurandosi come unico referente per i propri clienti. In qualità di E.S.Co è in grado di realizzare e gestire interventi per il risparmio energetico e in qualità di Società di Ingegneria è in grado di progettare, collaudare e monitorare.
Inoltre, Sacee è esperta di tutti i meccanismi incentivanti esistenti in ambito di efficienza energetica, automazione industriale, adeguamento sismico e impianti a fonte rinnovabile.
SACEE è strutturata in 5 Dipartimenti: uno per la Consulenza Energy Management e 4 per la progettazione Integrata nei diversi sotto ambiti disciplinari.
SACEE Piazza Della Repubblica 22 – Milano (MI) sacee.it
Perché SACEE ha scelto Archicad per questo progetto?

"Grazie all'uso integrato di ArchiCAD, DDS CAD, Tekla Structures e Trimble Connect, il progetto di restauro e riqualificazione di Villa Allavena è stato gestito in modo efficiente, rispettando le caratteristiche storiche dell'edificio e implementando le moderne tecnologie necessarie per il comfort e la funzionalità."
Ing. Maria Grazia Costa
Amministratore Unico Sacee
Nella realizzazione del progetto di restauro e riqualificazione di Villa Allavena, l'uso di software avanzati è stato fondamentale per garantire precisione, efficienza e rispetto delle caratteristiche storiche dell'edificio.
Questi software hanno permesso di ottenere una progettazione accurata, un coordinamento ottimale tra i vari team e un'efficace gestione delle fasi di costruzione, garantendo il successo del progetto.
"In particolare grazie alla capacità di ArchiCAD di gestire dettagli complessi e elementi storici, è stato possibile modellare con precisione gli elementi architettonici esistenti e pianificare interventi di restauro che rispettassero l'estetica e l'integrità della villa. ArchiCAD ha facilitato la collaborazione tra i vari team di progettazione, permettendo a tutti i partecipanti di accedere e modificare il modello in tempo reale, migliorando la comunicazione e riducendo errori e ritardi"
Ing. Maria Grazia Costa
Amministratore Unico Sacee
Caratteristiche del progetto
Il progetto consiste nel RESTAURO E RIQUALIFICAZIONE DI VILLA ALLAVENA, bene di interesse culturale di metà XVIII secolo sito in Vicolo delle Scuole 11 a Sedriano, inserito nei piani urbani integrati progetto COME_IN di Città Metropolitana di Milano, finanziati con le risorse previste dal piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e/o dal piano nazionale per gli investimenti complementari al piano nazionale di ripresa e resilienza (PNC), PNRR M5C2 Investimento 2.2.
Il fabbricato con vocazione originaria residenziale ospiterà, una volta riqualificato, la biblioteca del Comune di Sedriano insieme ad altri eventi e attività di vita civica e sociale.
A partire da fine settembre 2023 sono in corso i lavori di riqualificazione.
La Villa
La Villa, inserita all’interno di un giardino storico con importanti alberature, si sviluppa su due piani fuori terra e risulta connotata dalla torre colombaia che sporge dalla testata a sud. La proprietà ricomprende locali al piano interrato e seminterrato del fabbricato in adiacenza a nord. Il corpo principale, costruito interamente in muratura con solai e copertura realizzati per la maggior parte con strutture lignee, è caratterizzato da una pianta rettangolare, interamente libera sui lati est, sud ed ovest, suddivisa in sei vani per ciascuno dei due piani, collegati da una scala interna in pietra naturale. La villa presenta facciate rigorose caratterizzate da due ordini di forometrie appiombate ormai prive di serramenti, da porzioni di intonaci ocra e rosso pompeiano, trabeazioni e cornici decorativi, soglie e davanzali lapidei e da leggere strutture metalliche di pregio come il pergolato che caratterizza il fronte est rivolto al giardino.
Descrizione dell'intervento
L’abbandono, le operazioni di spoliazione subite dal fabbricato e lo sviluppo fisiologico del degrado materico hanno intaccato gli elementi minori e parte delle strutture lignee di impalcato e copertura, mentre le strutture murarie hanno conservato ottime capacità portanti strutturali.
“La continuità tra spazi aperti e spazi coperti, la mancanza di finiture interne e la percezione del manufatto quasi come un unicum sono stati tra i principali input nello sviluppo della nuova funzionalità anche e specialmente in base alle indicazioni ed alle esigenze dell’Amministrazione comunale e al rispetto di vincolo di interesse culturale del bene”.
Ing. Maria Grazia Costa
Amministratore Unico Sacee
Il progetto prende le mosse dallo studio dei sistemi di accesso e dei flussi creando una “spina dorsale” distributiva centrale secondo l’asse sud-nord, accanto al muro di spina per entrambi i piani. Tale sistema servendosi dei passaggi già esistenti, mantiene le cellule murarie creando alcune sale da lettura e, dove richiesto dal programma funzionale, spazi più ampi, quali la sala polifunzionale collocata al piano terra, agendo su elementi minori come le pareti in foglio dei camini, nel rispetto dei maschi murari portanti.
La cellula più ampia, in cui i solai risultavano molto degradati e, in più punti, mancanti, sarà destinata ad atrio accoglienza e sarà caratterizzata dalla creazione di due passerelle orizzontali e un collegamento verticale tramite piattaforma elevatrice in parte vetrata: un intervento minimo volto a mantenere la doppia altezza creatasi nel tempo, insieme alla possibilità di collegamento tra i due piani senza stravolgere la natura del fabbricato e soddisfacendo la logica di superamento delle barriere architettoniche, acustiche-sensoriali vista la rilevanza pubblica della funzione. Gli ambienti di proprietà al piano terra e seminterrato del fabbricato posto a nord saranno dedicati ad archivio. I servizi igienici sono invece collocati in colonna ad entrambi i piani in corrispondenza degli ambienti sull’angolo sud-ovest con scarichi appiombati in una posizione funzionale all’allaccio alla rete fognaria esistente.
La presenza del nuovo ingresso sul fronte sud sarà segnalata da una nuova pensilina pergolata esterna con funzione di protezione degli ingressi stessi; e da un arretramento parziale della recinzione esistente corrispondente alla larghezza del fronte sud della villa. A partire dall’approfondimento degli studi sulla geometria della struttura del pergolato è stato sviluppato, un nuovo spazio Dehor a costituire un nuovo volume esterno est di un piano in rapporto armonico con il fabbricato esistente, il pergolato e il giardino di pertinenza.
“In termini energetici l’intervento si configura come un recupero di volume esistente. L’intervento prevede la coibentazione parziale dell’involucro opaco assieme all’installazione di un nuovo involucro trasparente e la realizzazione, essendone l’immobile totalmente privo, di un nuovo impianto di climatizzazione invernale/estivo e di produzione ACS, tramite due pompe di calore reversibili condensate ad aria canalizzabili e, per la sola climatizzazione, ventilconvettori quali terminali”.
Ing. Maria Grazia Costa
Amministratore Unico Sacee
Per la sala polifunzionale al piano terra, si è ritenuto necessario provvedere alla progettazione di sistema di ventilazione meccanica per garantire gli opportuni ricambi d’aria secondo norma tecnica UNI 10339, mediante un sistema con recupero di calore.
Dal punto di vista elettrico si prevedono i seguenti impianti: di messa a terra, di illuminazione ordinaria e di sicurezza, di forza motrice, dati fonia, di allarme intrusione, TVCC e di rivelazione incendi. L’illuminazione è stata studiata ad hoc a partire dalla modellazione geometrica del fabbricato, l’applicazione delle curve fotometriche delle sorgenti e la verifica dei diagrammi isolux per gli ambienti principali.
Il progetto acustico tiene conto della valutazione di impatto acustico sul contesto e del rispetto dei requisiti acustici passivi anche in ottemperanza dei Criteri Ambientali Minimi.
Il livello sottotetto è stato completamente destinato ad impianti tecnici collegati ai piani inferiori tramite alcuni importanti punti di movimento e distribuzione realizzati nel rispetto dei manufatti storici. Tale soluzione è stata privilegiata nel rispetto del fabbricato e del contesto in cui si inserisce: è stata esclusa ogni possibilità di posizionare una centrale termica in punti visibili nel giardino storico o sopra la copertura del fabbricato.
La creazione di un necessario vespaio aerato e della coibentazione nel primo solaio, la presenza di due solai in laterocemento di scarso interesse culturale negli ambienti sud, il necessario rifacimento e la coibentazione del piano sottotetto, hanno portato a pensare il sistema di generazione e distribuzione degli impianti meccanici, idronici, aeraulici ed elettrici in modo compatibile con il bene tutelato evitando inutili privazioni di materia al fabbricato storico: il sottotetto diviene locale tecnico per la generazione; il vespaio al piano terra, pur mantenendo la sua funzione, diviene anche plenum distributivo per le canalizzazioni; in corrispondenza del controsoffitto dei bagni è posto un recuperatore di calore; infine tutti questi spazi sono messi in comunicazione da un cavedio tecnico di collegamento verticale e servizio ai piani, tramite forometrie di passaggio realizzate nei solai in laterocemento più recenti.
La complessità dei sistemi coinvolti tra il piano di sottotetto e la copertura ha richiesto un’accurata modellazione integrata per evitare interferenze e gestire e ottimizzare tutti i parametri di progetto quali ad esempio il collocamento delle strutture di copertura e degli impianti, le canalizzazioni, le griglie di areazione, i sistemi di insonorizzazione, la gestione delle altezze interne, gli spazi di manovra e manutenzione per garantire l’accesso al manutentore e la possibilità di inserimento e sostituzione di componenti, infine la comunicazione con i piani inferiori sempre nel vincolo del rispetto della sagoma dell’involucro precedenti.
Dal punto di vista della sicurezza antincendio l’edificio si configura come edificio sottoposto a tutela destinato a contenere una biblioteca (attività 72.1.C) e, come strategia antincendio, sono applicate le misure della Regola Tecnica Orizzontale (RTO). I profili di rischio stimati sono Rvita B2, Rbeni 2 e Rambiente non significativo. La classe minima di resistenza al fuoco è pari R/REI 60 per l’archivio al piano seminterrato e R/REI 30 per i restanti piani. Per questo l’archivio deve essere compartimentato tramite porte EI e strutture R adeguate. La larghezza e la lunghezza delle vie d’esodo in progetto sono superiori ai minimi richiesti.
Il progetto di conservazione prevede il mantenimento, la pulitura, il consolidamento e la protezione di tutti i materiali esistenti mettendo in opera alcune integrazioni delle porzioni mancanti o degradate in modo armonizzato e riconoscibile rispetto all’esistente. Sono mantenute e trattate con antimuffa e antitarlo le strutture lignee principali e secondarie dove il degrado risulta limitato; sono conservati e reintegrati tutti gli elementi lapidei pervenuti; le strutture murarie sono consolidate puntualmente con tecnica cuci-scuci, quindi protette dall’umidità di risalita alla base con uno scannafosso perimetrale e l’applicazione di sistemi con funzione antisalina e trattate, internamente, con la sagramatura per le porzioni a vista, e, esternamente, con la conservazione e il consolidamento del supporto e degli intonaci esistenti, con successiva velatura a tinta calce secondo i colori rilevati; gli elementi in ferro verranno puliti, trattati con antiruggine, smalti e passivanti neutri; le lattonerie verranno sostituite con nuove lattonerie in lastra di rame; il manto di copertura, dotato di un nuovo sistema linea vita a basso impatto visivo, sarà rifatto con una nuova stratigrafia, coibentata tramite lana di roccia, impermeabilizzata a membrana e protetta da coppi a canale simili agli esistenti. Tutti i materiali e le finiture interne di nuova fattura sono stati scelti ed armonizzati agli aspetti materici e alle cromie esistenti attraverso criteri di sobrietà e rispetto delle logiche del cantiere storico.