Da oltre vent’anni l’openBIM sta contribuendo a evolvere il settore AEC/O grazie a processi più collaborativi, interoperabili e orientati al dato. Tuttavia, con l’aumento della complessità dei progetti e la presenza di sistemi spesso non connessi tra loro, mantenere informazioni coerenti, aggiornate e realmente utilizzabili durante progettazione, costruzione e gestione si sta rivelando una delle principali sfide del settore.
Il nuovo white paper di dRofus approfondisce proprio questi aspetti, mostrando come l’adozione di strutture dati standardizzate e requisiti di progetto ben definiti possa migliorare in modo significativo l’efficienza e la qualità dei processi.
Nel documento vengono analizzati i vantaggi dei dati strutturati, tra cui:
- una migliore gestione delle informazioni lungo l’intero ciclo di vita dell’edificio;
- la riduzione di errori, rilavorazioni e perdita di informazioni tra le diverse fasi di progetto;
- un incremento della collaborazione tra proprietari, progettisti e appaltatori;
- risparmi sui costi e una maggiore affidabilità nel lungo periodo.
Il white paper mostra inoltre come l’adozione dell’openBIM permetta di sfruttare appieno dati connessi, interoperabili e consultabili da tutti gli stakeholder, migliorando sia il processo decisionale sia la qualità del prodotto finale.
dRofus è la piattaforma dedicata alla gestione dei requisiti e alla pianificazione degli spazi, pensata per progetti complessi come ospedali, aeroporti ed edifici del terziario. Il sistema consente a proprietari, progettisti e imprese di gestire, verificare e mantenere coerenti i dati di progetto lungo tutto il ciclo di vita dell’opera, dalla fase di briefing alla progettazione, dalla costruzione alla gestione operativa.
