In questi ultimi anni la comunità ingegneristica ha manifestato un notevole aumento di interesse per le tematiche di interazione terreno/struttura. Il problema è certamente uno dei più complessi.
Nonostante l’incremento esponenziale delle prestazioni dei calcolatori negli ultimi due decenni, a cui ha fatto seguito un incessante sviluppo di metodi numerici, l’interazione dei programmi di analisi strutturale con le problematiche geotecniche rimane limitata: codici di calcolo specialistici per l’ingegneria strutturale restano avulsi dal contesto geotecnico e viceversa.
Il motivo è legato nelle potenzialità estremamente specialistiche che un solutore pensato per lo studio di questioni geotecniche deve avere (Flac3D) rispetto ad un codice di calcolo strutturale (Midas Gen o Midas Civil).
Questa esigenza di collegamento tra i due ambienti di analisi, strutturale e geotecnico, si sente ancora di nell’ambito infrastrutturale che rispetto a quello edilizio, ha uno sviluppo prevalentemente orizzontale e la cui progettazione è quindi estremamente legata alle caratteristiche topografiche ed orografiche delle superfici attraversati, nonché dalla risposta del terreno.
Lo schema a letto di molle usato dal software general-purpose Midas Gen è sicuramente valido ma non è in grado di cogliere tutti gli aspetti tipici dei terreni in termini di risposta meccanica, ad esempio la variazione della rigidezza del terreno durante il fenomeno deformativo o con il grado di sovra-consolidazione.
Da qui emerge la chiara necessità di stabilire un collegamento tra questi due ambienti di calcolo: Flac3D e Midas Gen/Midas Civil.
Nell’articolo si mostra un esempio di applicazione del link relativo ad un ponte stradale con impalcato costituito da travi in c.a.p..
Si illustreranno le problematiche principali in essere, i passaggi significativi ed i vantaggi indubbiamente ottenuti.
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Buon Lavoro con il link tra Flac3D e Midas Gen!