Chi utilizza FLAC da tempo conosce bene una delle difficoltà più comuni quando si modifica la geometria di un modello in equilibrio: la cancellazione delle zone. Il comando tradizionale zone delete, infatti, esegue una rimozione immediata e “brutale” degli elementi selezionati. Questa procedura, seppur veloce, altera bruscamente la rigidezza locale del modello e spesso porta il solutore a non convergere, specialmente in presenza di legami costitutivi non lineari. Il risultato è noto: oscillazioni numeriche, instabilità e la necessità di ripetere l’analisi da una fase precedente.
Per evitare questi problemi, FLAC mette a disposizione uno strumento molto più raffinato: il comando zone relax, progettato per “escavare” progressivamente il materiale. A differenza della cancellazione immediata, il relax non elimina istantaneamente le zone, ma riduce gradualmente rigidezza, tensioni e densità, applicando un fattore di riduzione che decresce da 1.0 a 0.0 nel tempo. Questo approccio attenua gli effetti inerziali indesiderati e permette al solutore di adattarsi in modo controllato alla nuova configurazione, favorendo la convergenza anche in situazioni delicate.
Tuttavia, molti utenti segnalano una limitazione: mentre il materiale viene progressivamente indebolito e “svuotato”, la grafica non mostra immediatamente le zone come rimosse. Il modello, cioè, convergerebbe meglio ma visivamente sembrerebbe invariato. Questo può generare confusione, soprattutto quando si lavora su modelli complessi o quando si desidera verificare visivamente l’andamento dell’escavazione.
La soluzione è semplice e spesso poco conosciuta: usare il comando combinato zone relax delete.
Questa modalità unisce i benefici dei due approcci:
- la progressiva riduzione delle proprietà del materiale (come nel relax tradizionale),
- la rimozione finale delle zone dalla grafica, come avviene nel delete classico.
In pratica, il solutore lavora in condizioni molto più stabili, mentre l’utente vede a schermo l’effettiva scomparsa delle zone, senza dover attendere la fine del processo o intervenire manualmente.
L’uso di zone relax delete è particolarmente indicato in tutte le fasi di modellazione che prevedono scavi multipli, avanzamenti successivi, rimozione di elementi confinati o modifiche della geometria in modelli già “sensibili”. È un piccolo accorgimento, ma può fare una grande differenza in termini di stabilità numerica, leggibilità del modello e rapidità di lavoro.
Un vero e proprio trick da power user per chi usa FLAC ogni giorno.
Consulta la manualistica per comprendere bene il funzionamento del comando.
