Il fattore di comportamento è un numero puro indicato dalla Normativa con la lettera q. Questo fattore ha la funzione di scalare le ordinate dello spettro di risposta elastico riducendole, dando vita così allo spettro di progetto per la verifica agli Stati Limite Ultimi in combinazione sismica (SLV = Stato Limite di salvaguardai della Vita e SLC = Stato Limite di prevenzione del Collasso).
L’applicazione del fattore di comportamento alle ordinate dello Spettro di risposta elastico fa in modo che la struttura oggetto di analisi subisca accelerazioni sismiche più basse rispetto a quelle che subirebbe se il suo comportamento fosse indefinitamente elastico. Quando una struttura esce dal campo elastico si riduce la forza sollecitante massima che questa deve sopportare ed entra in gioco un nuovo concetto: la duttilità.
Può un singolo numero essere rappresentativo delle capacità dissipative di una struttura risparmiando ai progettisti l’esecuzione di complesse analisi non lineari? Per approfondire il tema, si propone uno specifico caso studio di vulnerabilità su un edificio esistente del fattore di comportamento (ex fattore di struttura nelle NTC2008, rinominato fattore di comportamento nelle NTC2018), come parametro fondamentale per l’analisi sismica delle strutture esistenti.