La presenza di sistemi di discontinuità in un ammasso roccioso rappresenta un fattore di debolezza che non solo ne altera le caratteristiche di resistenza e deformabilità nel suo complesso, ma data la loro intersezione spaziale e la conseguente formazione di blocchi consente che questi ultimi, relativamente uno all’altro, possano ruotare o traslare con scorrimenti e distacchi relativi lungo le superfici di discontinuità. In particolare, ciò che condiziona il comportamento complessivo dell’ammasso roccioso è il numero delle discontinuità presenti.
Il codice di calcolo geotecnico al continuo Flac3D mette a disposizione nell’ultima versione 9.0 un nuovo approccio per la modellazione delle discontinuità strutturali negli ammassi rocciosi, l’utility zone joints.
Pur operando nell’ambito della modellazione al continuo (metodo alle differenze finite), analogamente ai giunti modellati in 3DEC e PFC, i zone joints sono un'alternativa alle interfacce e consentono di modellare un numero maggiore di giunti intersecanti, faglie o discontinuità avvicinandosi ad un approccio al discontinuo (DEM).
Di seguito alcuni vantaggi fondamentali offerti dai zone joints:
- I zone joints sono a due facce (two-sided) quindi l'ordine in cui vengono creati non influisce sui risultati e le forze/gli spostamenti alle intersezioni sono più accurati.
- I zone joints utilizzano modelli costitutivi di contatto in stile PFC, con il comportamento predefinito fornito dal modello Mohr.
- È possibile sostituire qualsiasi modello di contatto integrato e implementare modelli definiti dall'utente.
- I zone joints sono attualmente limitati ad analisi in piccole deformazioni (small-strain).
- I modelli costruiti in 3DEC possono essere facilmente esportati in Flac3D.
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