Sostenibilità, economia circolare e innovazione sono elementi essenziali nella visione del futuro per gli architetti.
La sfida diventa ancora più interessante se parliamo di patrimonio esistente a prescindere che si tratti di edifici senza particolare rilevanza architettonica, oppure con valenze culturali di rilievo, per l’unicità o il valore ambientale che rappresentano.
Attraverso l’analisi di due progetti di ricerca, AdEsa e SAMBA, nel video sarà dimostrato come il ricorso al BIM, combinato con tecnologie digitali, è fondamentale per l'architettura dei nostri giorni.
Il progetto AdESA, sviluppato in partnership con Marlegno, Edilmatic e le Università di Bergamo e Brescia, rappresenta un nuovo modo di concepire le costruzioni riqualificando, in modo celere e poco invasivo per gli abitanti, il patrimonio esistente ed estendendo la vita utile di quegli edifici non progettati per durare nel tempo.
Il progetto SAMBA, invece, è uno dei 33 progetti di eccellenza selezionati da bando “Call Hub Ricerca e Innovazione” di Regione Lombardia. SAMBA si inserisce in una logica di digital transformation che vede, grazie alle nuove tecnologie, la rivisitazione dei processi lavorativi garantendo trasparenza nella fruizione dei servizi, condivisione di spazi e risorse (umane, materiali, intellettuali, economiche), nuovi ambiti di inclusione e contribuendo a un miglioramento della qualità della vita lavorativa e quindi della sostenibilità sociale.
Entrambe le iniziative hanno visto l’utilizzo del software Allplan Architecture.
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